Dal sette all’undici Gennaio scorsi si è tenuto a Las Vegas il Consumer Electronics Show, noto come Ces, fiera internazionale dell’elettronica, della robotica e della mobilità. Sugli scudi i software di intelligenza artificiale, ormai inseritisi anche nei più banali elettrodomestici e alla base delle innovazioni proposte in ambito agricolo
Come era logico aspettarsi il Consumer Electronics Show 2025 di Las Vegas, tenutosi dal sette all’undici Gennaio scorsi, è stato letteralmente monopolizzato dai programmi di intelligenza artificiale, tecnologia che di fatto è stata introdotta anche sui più banali elettrodomestici per trasformali in fedeli e puntuali robot casalinghi dalle funzionalità ben finalizzate. Un esempio in tal senso i frigoriferi facenti capo alla serie “Signature” di Lg. Oltre a riconoscere gli alimenti e a memorizzarne in automatico le scadenze per avvisare chi di dovere quando queste si avvicinano, arrivano a suggerire anche le ricette più indicate per cucinare i vari prodotti, affinandole sulla base delle preferenze manifestate dagli utenti con i loro stessi acquisti.
Ces 2025, il futuro è ora
Quanto sopra, senza dimenticare altre proposte dal taglio decisamente futuribile quali, per esempio, “RoboRock Saros Z70”, un robot dotato di braccio “OmniGrip” che può vagabondare per le abitazioni, gli uffici, le officine o gli stabilimenti raccogliendo tutti i piccoli oggetti dai pavimenti così per permettere poi ad altri robot di andare a pulirli. Presenti anche cucchiai salatori che simulano il sapore salato con micro impulsi elettrici per evitare agli umani di dover assumere del sale, culle che controllano in continuo i parametri vitali dei neonati, specchi che mentre assolvono alla loro funzione primaria monitorano anche a distanza la salute chi li fronteggia con tanto di analisi biometriche e tostapane che mentre tostano possono anche alimentare gli smartphone di casa con botte di energia da due mila e 500 milliampere alla volta. Nato quale show dedicato all’elettronica di consumo e al gadget tecnologico, Ces 2025 non ha tradito in pratica questa sua connotazione, ma affiancando ad essa anche proposte decisamente più professionali tese a inserirsi nei settori della medicina, della mobilità e anche dell’agricoltura, con questue ultime evidenziate nelle pagine a seguire.
Quattro mila espositori: 46 le star-up italiane
Comune a tutte le soluzioni avanzate dagli oltre quattro mila espositori della fiera, 46 dei quali costituiti da star-up italiane, un’ansia di automazione che prevarica gli attuali standard di vita e di lavoro, lasciando intravedere un futuro sempre più robotizzato e, come tale, sempre meno aperto ai controlli diretti da parte dell’uomo. Se è vero che molte soluzioni viste a Las Vegas potrebbero rimanere semplici prototipi o concept, è altrettanto vero che le maggiori tendenze — sostenibilità, Ai, connessioni ultra-veloci, device “smart” per la salute e mobilità autonoma — si trasformeranno con ogni probabilità in veri e propri standard di mercato. Tradotto in parole povere ciò significa che larghe frange delle popolazioni si avviano a fungere da semplici “spettatori passivi” delle attività svolte dalle macchine, posizione che potranno evitare solo i tecnici più preparati o quanti svolgono attività non delegabili ai robot. Ma queste saranno sempre meno e quindi si pone un interrogativo di fondo cui al momento è impossibile dare risposta: se i robot sostituiranno gli attuali lavori svolti dall’uomo, da chi e come saranno mantenuti i nove miliardi di probabili disoccupati che la Terra dovrà ospitare da qui al 2050?
Titolo – Ces 2025, Las Vegas capitale dell’innovazione
Autore – Furio Oldani
